L’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino ha ricevuto un assegno del valore di 40mila euro da Giovanni D’Alessandro, Direttore Generale Basko del Gruppo Sogegross, per finanziare il progetto di ricerca “Cura di genere, donne e ictus: il ruolo degli ormoni” del dott. Massimo Del Sette, direttore dell’U.O. di Neurologia con Centro Ictus. Uomini e donne condividono molti fattori di rischio, ma ce ne sono alcuni tipicamente femminili. Lo studio ha l’obiettivo di valutare se, nelle donne, l’oscillazione ormonale, spontanea o indotta, ad esempio dall’assunzione di contraccettivi orali, possa avere un’influenza sull’insorgenza della malattia

In foto Luca Gattiglia, Direttore Acquisti Gruppo Sogegross, e Giovanni D’Alessandro, Direttore Generale Basko, consegnano l'assegno a Marco Damonte Prioli, Direttore Generale Policlinico San Martino, Antonio Uccelli, Direttore Scientifico Policlinico San Martino, e Massimo Del Sette, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia con Centro Ictus Policlinico San Martino e coordinatore del progetto "Cura di genere, donne e ictus: il ruolo degli ormoni"

Seconda causa di morte e terza causa di disabilità al mondo, l’ictus è una patologia correlata all’età, perciò particolarmente frequente nei territori ad elevata aspettativa di vita, come la Liguria, dove si registrano circa 4mila nuovi casi ogni anno. L’origine può essere dovuta all'improvvisa occlusione di un vaso cerebrale che ostacola così il trasporto di ossigeno e nutrienti alle cellule nervose (ictus ischemico) oppure alla rottura di un vaso sanguigno con fuoriuscita di sangue (ictus emorragico).

Nell’ambito della patologia esistono sostanziali differenze di genere: negli uomini le principali cause di insorgenza sono l’ipertensione e il diabete, invece l’embolia cardiaca è più frequentemente responsabile dell’ictus nelle donne, che sviluppano la malattia con effetti più gravi e in età più avanzata. Inoltre, nella popolazione femminile, si registrano sia un accesso ospedaliero più tardivo, con riduzione del numero di donne che beneficiano del trattamento in fase acuta, sia una prognosi peggiore in termini di disabilità e mortalità a lungo termine.

L’uomo e la donna condividono gran parte dei fattori di rischio: ipertensione arteriosa, alterazione dei livelli di colesterolo nel sangue, diabete mellito (prevalente nell’uomo) e fumo di sigaretta (soprattutto nella donna); ci sono però fattori di rischio esclusivamente femminili, quali l’assunzione di contraccettivi per via orale e la terapia ormonale sostitutiva, prescritta per contrastare alcuni effetti negativi della menopausa. In particolare, la terapia estroprogestinica può aumentare la probabilità di ictus ischemico nelle giovani donne, ma non è noto se influisca sull’emodinamica cerebrale (il cambiamento del flusso del sangue all’interno dei vasi del cervello).

Il dott. Massimo Del Sette, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia con Centro Ictus dell'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, coordinerà il progetto “Cura di genere, donne e ictus: il ruolo degli ormoni”, che con il sostegno di Basko, potrà articolarsi in tre obiettivi:

  • Analizzare i dati dei pazienti ricoverati nei due anni precedenti presso il Centro Ictus del Policlinico San Martino per rilevare ulteriori differenze tra maschi e femmine;
  • Valutare se e come i contraccettivi orali influenzano i normali parametri dell’emodinamica cerebrale nelle donne per sviluppare una terapia che contrasti il meccanismo di insorgenza dell’ictus;
  • Studiare se i cambiamenti ormonali tipici delle donne in gravidanza possano influire sul flusso sanguigno, in particolare considerando i casi di preeclampsia, una patologia gravidanza-specifica caratterizzata da ipertensione, per identificare eventuali fattori predittivi o biomarcatori utili a bloccarne o rallentarne la comparsa.

Desidero esprimere la mia gratitudine nei confronti di Basko per il prezioso supporto, grazie al quale potremo compiere passi avanti nella comprensione e nella prevenzione dell’ictus, con lo scopo di identificare fattori patologici cruciali e sviluppare interventi preventivi mirati alle donne – dichiara Massimo Del Sette -. Questa partnership permetterà di realizzare obiettivi chiave per la salute femminile, dimostrando un impegno concreto nel creare un impatto positivo nella nostra comunità”.

“Siamo onorati che Basko abbia deciso di essere al fianco della Ricerca Scientifica dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino perché il futuro della medicina non può fare a meno del sostegno dei cittadini e delle aziende leader del territorio – commenta Antonio Uccelli, Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino –. La scelta di supportare un progetto dedicato alla salute delle Donne in ambito neurologico denota il loro interesse verso il mondo delle neuroscienze, settore in cui, oltre a quello dell’oncologia, il nostro Policlinico è riconosciuto dal Ministero della Salute Istituto di eccellenza per la cura e la ricerca. Inoltre, lo studio si inserisce nell'ambito della medicina di genere che mira a garantire equità di cure al mondo femminile, come previsto anche nel "Gender Equality Plan", un quadro strategico recentemente adottato dal nostro Policlinico per la tutela della parità di genere a tutti i livelli dell'organizzazione”.

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