La Liguria fa parte delle 8 regioni d’Italia che dispongono di una centrale di ricezione e coordinamento di tutte le chiamate urgenti per Sanità, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e Guardia Costiera: per questo l’Ospedale ha coinvolto nel corso di un Open Day alcune scuole del territorio, per mostrare ai giovani visitatori come vengono gestite le chiamate e come comportarsi con gli operatori in caso di emergenza.
La direttiva europea prevede che componendo l’112, sia da telefono fisso che da cellulare, il cittadino possa chiedere l’intervento di emergenza grazie a una Centrale Unica di Risposta in grado di smistare la richiesta all’Ente Operativo adeguato.
Inoltre, in caso di eventi “complessi” che richiedono l’intervento di più Enti di soccorso, la Centrale del NUE 112 ha la possibilità di allertarli tutti già a partire dalla prima chiamata. Il servizio consente una maggiore rapidità degli interventi di soccorso grazie ad una localizzazione mediamente più precisa e la razionalizzazione dei costi e delle risorse. Il servizio prevede inoltre l’accessibilità anche a persone con disabilità. Rilevante è il servizio di risposta multilingue che, nel 2019, è arrivato a utilizzare 40 diversi idiomi, permettendo a tutte le Centrali di secondo livello di entrare in conferenza con l’utente straniero e il mediatore linguistico, allo scopo di gestire le necessità di emergenza (sanitarie, ordine pubblico ecc.) in modo più appropriato.
La Centrale Unica di Emergenza (CUR) è una centrale laica di risposta (ovvero composta da operatori non appartenenti a forze specifiche), denominato PSAP1 (Public Safety Answering Point 1) o ‘Centrale di Primo Livello’, che si posiziona tra l’utente e le centrali operative specifiche (Pubblica Sicurezza, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria e Guardia Costiera). Componendo qualsiasi numero dell’emergenza (112, 113, 115, 118) il cittadino entra in contatto con l’operatore della Centrale di Primo Livello: questa funge da ‘filtro’ delle chiamate improprie, ossia quelle non classificabili come emergenza; ciò permette di inoltrare alla Centrale di Secondo Livello (detta PSAP2) solo le chiamate proprie, le quali necessitano effettivamente di intervento di soccorso.
Il Numero Unico di Emergenza 112 è attivabile anche con l’applicazione ufficiale ‘Where are U’, che consente di mettersi in contatto con la Centrale Operativa e inviare in tempo reale la propria posizione.
Se la situazione di emergenza non consentisse di parlare, attraverso ‘Where Are U’ è possibile effettuare una chiamata muta che, con appositi pulsanti, consente di segnalare il tipo di soccorso richiesto.
Nel 2019 la Centrale Operativa ha ricevuto 1.029.306 chiamate, che hanno generalmente ricevuto la risposta prima del secondo squillo (in media in 7’’) e sono state correttamente prese in carico dalla centrale di secondo livello più utile alle necessità dell’utente in meno di un minuto e mezzo (media 83’’). Le chiamate che hanno avuto un tempo di risposta ritenuta ottimale entro i 10 sec sono state 881,764 pari all’88,57% di tutte le chiamate complessive.
Il dato di localizzazione dell’utente associato alla fonia si è ottenuta nel 92% dei casi.
Importante l’attività di filtro, soprattutto nei confronti delle forze dell’ordine, pari complessivamente al 43,71% con una considerevole riduzione del carico delle chiamate verso le centrali di secondo livello. Una riduzione positiva rispetto agli scorsi anni, che fa intendere una miglior conoscenza e utilizzo da parte dell’utenza del Numero Unico di Emergenza 112.
Il numero 112 viene infatti sempre più spesso utilizzato dalla popolazione: in particolare le richieste per l’emergenza sanitaria effettuate attraverso il numero 118 sono passate dal 70% del febbraio 2017 al 51% di dicembre 2018 al 46% di dicembre 2019. Un dato incoraggiante sull’utilizzo dell’112 anche nei casi di emergenza sanitaria.
Clicca qui https://youtu.be/MFnoaOwkPeM per vedere il tutorial dedicato ai bambini per un corretto utilizzo del Numero Unico di Emergenza 112.