Nelle giovani donne con tumore al seno legato a mutazione dei geni BRCA 1 e/o BRCA 2, che predispone al rischio di sviluppare cancro della mammella e tumore ovarico, l’asportazione dei seni e/o delle ovaie riduce in maniera significativa il rischio di mortalità e recidive più delle altre strategie. Fino ad oggi la chirurgia aveva dimostrato di essere una misura di prevenzione efficace soprattutto per le persone sane ma portatrici delle mutazioni BRCA. A evidenziare per la prima volta i benefici di questo approccio anche nelle donne BRCA-mutate e diagnosi pregressa di tumore al seno in giovane età i risultati di uno studio coordinato dall'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova sulla più ampia casistica mai realizzata su giovani pazienti portatrici della mutazione ‘Jolie’. La ricerca, appena pubblicata su The Lancet Oncology e finanziata dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), ha coinvolto oltre 5000 donne in 109 centri di 33 Paesi, nell’arco di 20 anni.
Uno studio recentemente pubblicato sull’importante rivista The Journal of Allergology and Clinical Immunology apre scenari inediti sul funzionamento dei vaccini a mRNA, come il BNT162b2 (Pfizer-BioNTech) sviluppato contro il COVID-19: questi vaccini non si limitano a offrire protezione contro il virus, ma sembrano potenziare il sistema immunitario in modo tale da renderlo più efficace anche nel riconoscere e combattere i tumori solidi
Nato nel 2017 da una collaborazione tra l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e il Comitato I Malati Invisibili, il Centro Clinico Malati Orfani di Diagnosi di Genova è un centro di riferimento in Liguria e a livello nazionale per i pazienti con una malattia rara non ancora diagnosticata. Qui i malati, che sperimentano anni di incertezza e di nomadismo diagnostico, trovano un punto di riferimento per avere una diagnosi più precisa e terapie più accurate grazie a un'équipe multidisciplinare dedicata. Il Centro, potenziato grazie ad un progetto sostenuto dalla Fondazione CARIGE, ha visto la presa in carico di oltre 110 pazienti dalla sua nascita e contribuisce alla ricerca a livello internazionale sulle malattie rare e allo sviluppo di percorsi clinici innovativi.
Le emozioni suscitate dall’ascolto di un brano musicale possono influenzare il modo in cui impariamo a muoverci. A rivelarlo è uno studio condotto dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, in collaborazione con l’Università di Genova, che ha analizzato l’impatto della musica sulla memorizzazione di specifiche sequenze di movimenti e sulla fluidità e la coordinazione nel riprodurli. I risultati suggeriscono che la musica potrebbe essere utilizzata strategicamente per migliorare i trattamenti neuroriabilitativi
All’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino il primato del primo paziente arruolato in Italia, il secondo in Europa, per lo studio clinico di fase 3 MAGNITUDE, che testa l’efficacia di un’unica dose per endovena di NTLA-2001 nell’Amiloidosi Cardiaca da Transtiretina. La patologia, causata da un’anomala produzione da parte delle cellule del fegato della proteina Transtiretina, potrebbe essere potenzialmente curata dal farmaco sperimentale, che agirebbe direttamente sul DNA delle cellule epatiche per bloccare la sintesi della proteina.
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