Presente alla manifestazione, l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, con il contributo dell’Università di Genova, intende promuovere una serie di attività di informazione e sensibilizzazione per delineare le caratteristiche di una dieta sana.
La chemioterapia, percorso a cui molte donne con tumore al seno devono sottoporsi, ha diversi effetti collaterali, tra cui il rischio di infertilità con conseguente impossibilità di avere figli una volta terminate le cure. È possibile provare ad aggirare il problema ma ci sono numerosi dubbi sulla sicurezza degli approcci a livello oncologico, soprattutto perché è necessario stimolare le ovaie con ormoni prima dell’inizio dei trattamenti chemioterapici. Uno studio del San Martino ha dimostrato che sottoporsi alle tecniche di preservazione della fertilità non influenza la prognosi oncologica.
Il San Martino, parteciperà ad un progetto europeo per raccogliere, incrociare ed integrare i dati su SARS-CoV-2 provenienti da 20 paesi in Europa. L’obiettivo è valutare gli aspetti migliorabili nella gestione delle emergenze per essere più pronti a rispondere alle necessità del futuro.
Uno studio internazionale condotto dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino ha dimostrato, con esperimenti in vitro, che è possibile rafforzare l’azione delle Natural Killer, cellule del sistema immunitario, contro la Leucemia Linfoblastica Acuta di tipo B. La ricerca è stata resa possibile grazie al progetto Marie Curie, un prestigioso finanziamento europeo per supportare la formazione di giovani ricercatori. Questi risultati aprono nuovi orizzonti nell’ambito della ricerca sui trattamenti contro le leucemie pediatriche, soprattutto quelle più aggressive e recidivanti.
Pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell uno studio del La Jolla Institute for Immunology di San Diego, in collaborazione con l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova e l’Università di Genova. La ricerca, analizzando la risposta delle cellule T contro tutte le varianti del virus Sars-CoV-2 finora identificate, ha per la prima volta dimostrato che queste ultime non riducono la risposta immunitaria garantita dai vaccini Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, Novavax, che resta duratura ed efficace anche sei mesi dopo la vaccinazione.
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