Una sottopopolazione di globuli bianchi particolarmente presenti negli anziani rende più difficile il recupero dall'ictus ischemico. Questi i risultati di un complesso studio coordinato dal dott. Marco Bacigaluppi dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, che ha coinvolto ricercatori provenienti da diverse istituzioni inclusi il prof. Antonio Uccelli e la dott.ssa Tiziana Vigo dell'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Nature Immunology".
Il gruppo di ricerca guidato da Ulrich Pfeffer e Michela Croce, ricercatori dell'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, ha testato l’azione di due farmaci immunoterapici, ipilimumab e nivolumab, associati a un farmaco che agisce sulla regolazione dell’espressione del DNA, la guadecitabina. Oltre ad aver ottenuto nei topi risultati incoraggianti il gruppo ha lavorato alla scoperta dei meccanismi che stanno alla base del successo di questa combinazione. Questi risultati anticipano quelli di uno studio clinico in corso in cui la stessa combinazione è messa alla prova su pazienti resistenti alla cura con la sola associazione dei due farmaci immunoterapici.
Due progetti di ricerca provenienti dall'Ospedale Policlinico San Martino sono stati premiati da Roche, riconfermando l'eccellenza della ricerca del Policlinico in campo neurologico. Il dottor Luca Boni, Direttore dell'Unità Operativa Epidemiologia Clinica, ha ricevuto un finanziamento di 30 mila euro vincendo il premio 'per la ricerca clinica a supporto delle figure di data manager e infermieri di ricerca' mentre alla professoressa Matilde Inglese, Responsabile del Centro Sclerosi Multipla, è stato assegnato un finanziamento di 20 mila euro 'per i servizi a supporto di soluzioni innovative per la Sclerosi Multipla'.
Le persone colpite da scompenso cardiaco possono andare incontro a ricoveri ripetuti nel tempo. Uno studio genovese coordinato dal Policlinico San Martino ha identificato i pazienti con un più alto rischio di re-ospedalizzazione, fattore associato ad una ridotta sopravvivenza. "I risultati hanno evidenziato l'importanza della ricerca nel perfezionamento dell'assistenza sanitaria e nel miglioramento dei servizi offerti dal Sistema Sanitario Nazionale e Regionale, caratteristica inclusa nella mission del Policlinico in quanto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico - osserva Marco Canepa, cardiologo presso l’Ospedale Policlinico San Martino, professore associato dell’Università degli Studi di Genova e coordinatore dello studio - Ottimizzare la gestione dei pazienti e delle risorse, evitando ricoveri ripetuti va a favore delle persone con scompenso cardiaco, dei loro cari e di tutti noi"
Per ottimizzare la cura delle persone con carcinoma delle vie urinarie metastatico, è necessario identificare nuovi fattori per migliorare la previsione dell’andamento della malattia. Uno studio del San Martino ha formulato un nuovo algoritmo, denominato ITACA, per predire con più accuratezza la prognosi e per guidare verso la scelta terapeutica più indicata per ciascun paziente.
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