Abbiamo intervistato il prof. Gabriele Zoppoli, Responsabile presso il nostro Policlinico del progetto MTB-VCS-ITA, uno studio osservazionale nazionale sui pazienti con tumore sottoposti a profilazione NGS (Next Generation Sequencing) e valutati da un MTB (Molecular Tumor Board)  

Prof. Zoppoli a che punto è il progetto MTB?
Ad oggi, l'IRCCS sta partecipando attivamente al progetto, con l'impegno congiunto del proprio Molecular Tumor Board e delle unità oncologiche di riferimento. Dopo una fase di training sulla piattaforma dedicata di CINECA, i risultati dei casi discussi stanno venendo caricati come da progetto. 

Come sono gestiti i casi clinici?
I casi clinici vengono dapprima valutati all'interno dei Disease Management Teams di Istituto. Qualora vi siano casi in cui si ritenga indicata, come da linee guida, una caratterizzazione molecolare estesa, questa viene eseguita e i risultati sono successivamente interpretati dall'MTB. Infine, gli stessi sono caricati sulla piattaforma dello studio.

La piattaforma Cineca è risultata uno strumento utile al MTB dell’ospedale San Martino?
La piattaforma CINECA rappresenta il risultato degli sforzi di diversi Istituti coinvolti nel progetto, per cui è un framework estremamente utile nell'ottica di standardizzare e rendere più riproducibili i referti resi disponibili dall'MTB di Istituto.

Può spiegarci quali sono i casi clinici complessi?
Presso l'IRCCS seguiamo le indicazioni dell’AIOM per la caratterizzazione molecolare dei casi complessi, laddove si allineino con la ESMO Scale for Clinical Actionability of molecular Targets. In pratica, significa che alcuni tipi di neoplasia hanno un’indicazione forte per effettuare test multigenici, allo scopo di identificare target oggetto di terapia a bersaglio molecolare. È importante tenere in considerazione il rapporto tra la possibilità di valutare la presenza di target potenziali e la reale disponibilità di alcuni farmaci: queste due variabili non sono sempre allineate e la loro discrepanza può generare, qualora gestita non correttamente, false aspettative da parte di pazienti e curanti.

Quali sono i benefici attesi per i pazienti?
Un accesso gestito in maniera efficiente a test multigenici tramite il Sistema Sanitario Nazionale, la possibilità di ricevere farmaci approvati ma ancora di difficile somministrazione per la difficoltà di accedere a test molecolari, la certezza di essere curati secondo lo stato dell’arte presso l'IRCCS sono tra i benefici che possiamo sicuramente enumerare quando pensiamo a studi come quello in corso.

Quale sarà il futuro di questo progetto?
Il progetto si pone come obiettivo quello di armonizzare l’azione degli MTB di diversi istituti che hanno aderito all’iniziativa. Il punto di arrivo di questo sforzo è l'inizio di una realtà virtuosa condivisa dai centri oncologici italiani di alto livello, per immaginare studi di real-world practice nell'applicazione di metodiche ad alto contenuto tecnologico e per concepire studi prospettici di ampio respiro.
Per il nostro centro desidero ringraziare tutte le Unità Operative di Oncologia coinvolte che stanno contribuendo alla prosecuzione del progetto, e in particolar modo il Dott. Carlo Genova per la sua preziosa collaborazione.