Trovare una cura contro il glioblastoma, il più aggressivo tra i tumori cerebrali. E' questo l'obiettivo che Paolo Malatesta, docente di Biologia Molecolare presso l'Università degli Studi di Genova e ricercatore in ambito oncologico, si è posto con la sua ultima ricerca. Lo studio, condotto sul cervello dei topi, prevedeva l'impiego di virus erpetici che, opportunamente modificati in laboratorio, fossero in grado di infettare e uccidere le cellule tumorali. Promettenti i risultati ottenuti: iniettando il virus con il tumore in fase molto avanzata, nel 30% dei casi si è arrivati ad una definitiva eleminazione della malattia. La percentuale si è invece alzata al 90% in un secondo esperimento, quando il virus è stato somministrato prima che il cancro si diffondesse troppo.

Se per la sperimentazione umana si dovrà attendere ancora un po' di tempo, nei topi questo virus, modificato in laboratorio, ha dimostrato non solo di essere capace di colpire selettivamente solo le cellule tumorali, ma anche di stimolare contro queste la risposta del sistema immunitario, ottenendo così l'eliminazione della malattia.