Il progetto AmnioSMART, guidato dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e sostenuto da un finanziamento di quasi 1,2 milioni di euro dall’Unione Europea tramite la European Research Area for Health (ERA4Health) Partnership, ha un obiettivo ambizioso per contrastare lo sviluppo di insufficienza cardiaca: individuare la combinazione terapeutica ottimale di molecole cardio-protettive rilasciate dalle cellule stromali mesenchimali, isolate da campioni di membrana e liquido amniotico di «scarto clinico», ottenuti a termine gestazione o dopo diagnosi prenatale. Il mix di fattori verrà studiato in combinazione con biomateriali al fine di ottenere la formulazione per una futura somministrazione terapeutica che risulti mirata, efficace e compatibile con le esigenze del paziente.


 

 

In Italia circa 600.000 persone soffrono di insufficienza cardiaca, la condizione, nota anche come scompenso cardiaco, in cui il cuore non è più in grado di fornire al resto del corpo la quantità di sangue necessaria. Essendo la prima causa di ricovero negli over 65, il Ministero della Salute ha riconosciuto questa patologia un problema di salute pubblica, ma nonostante i progressi farmacologici, l’unica opzione per contrastare l'insufficienza cardiaca allo stadio terminale rimane il trapianto di cuore.

Il rischio cardiovascolare rappresenta un crescente problema anche nella pratica clinica oncologica moderna manifestandosi come effetto secondario aspecifico in seguito a chemioterapia con farmaci antiblastici. La cardiotossicità da terapia oncologica può, infatti, svilupparsi nel lungo termine causando danno cardiaco e scompenso miocardico.

Il progetto

L’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino coordinerà il progetto AmnioSMART - Definire la Formulazione Ideale del Secretoma di Progenitori Amniotici Umani per una Futura Terapia Paracrina Cardioprotettiva, che, finanziato dall’UE nell'ambito del bando 2023 della European Research Area for Health (ERA4Health) Partnership* “Ricerca mirata allo sviluppo di strategie terapeutiche innovative per le malattie cardiovascolari (CARDINNOV)”, studierà come ottimizzare un approccio combinato di biologia cellulare e scienza dei biomateriali per proteggere il cuore dei pazienti a rischio cardiovascolare.

“La ricerca traslazionale si sta concentrando sullo studio delle interazioni cellulari all’interno del microambiente miocardico per potenziare i meccanismi di riparazione endogena – spiega la coordinatrice del progetto, Sveva Bollini, ricercatrice presso l’unità di Oncologia Cellulare dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, professore associato in Biologia Cellulare e Applicata dell’Università di Genova e recentemente eletta membro del Nucleus del Working Group on Cardiovascular Regenerative and Reparative Medicine della European Society of Cardiology –. C’è un’attenzione crescente verso l’idea di una futura terapia paracrina basata sul rilascio da parte di cellule staminali di molecole, che, agendo localmente sul tessuto cardiaco leso o in sofferenza, contribuiscono a ridurre l’infiammazione, proteggono le cellule del cuore ancora sane e favoriscono il recupero funzionale dell’attività contrattile, senza bisogno di ricorrere a interventi invasivi, quali quelli di terapia cellulare. In particolare, le cellule stromali mesenchimali umane (hMSC) hanno un ampio potenziale rigenerativo, grazie al loro secretoma, ossia l'insieme di tutti i fattori solubili rilasciati nel microambiente”.

 

 

Già in passato il team di ricerca aveva dimostrato che le hMSC provenienti dal liquido amniotico possiedono notevoli capacità modulatorie cardioprotettive “caratteristiche che rendono queste cellule un ottimo punto di partenza per sviluppare nuove terapie paracrineriprende Bollini -. Con il progetto AmnioSMART analizzeremo la composizione del secretoma delle hMSC, ottenute, previo consenso informato delle donatrici, da campioni di scarto clinico di membrana e liquido amniotico a termine gestazione e dopo screening prenatale per confrontare le due fonti e individuare la combinazione di molecole che abbia il potenziale cardioprotettivo migliore e che assicuri effetti a lungo termine. In questa prospettiva, impiegheremo biomateriali di ultima generazione: soluzioni colloidi per assicurare un rilascio graduale a livello cardiaco e nanoparticelle ottimizzate in modo da renderle veicoli ideali per garantire una somministrazione terapeutica mirata, controllata e adatta alle esigenze dei diversi pazienti cardiovascolari, inclusi quelli ex-oncologici che sul medio termine vanno incontro al rischio di sviluppare cardiomiopatia da cardiotossicità indotta da precedente chemioterapia”.

All’interno del consorzio internazionale di AmnioSMART sono presenti anche ricercatori di fama internazionale nel campo della ricerca traslazionale e della medicina rigenerativa che afferiscono alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, all’Università di Minho in Portogallo, KU Leuven in Belgio e all’Amsterdam University Medical Centers dei Paesi Bassi.

* This project received funding from the Italian Ministry of Health under the umbrella of the Partnership Fostering a European Research Area for Health (ERA4Health) (GA N° 101095426 of the EU Horizon Europe Research and Innovation Programme)

 

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