Le Pari opportunità sono un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo, per ragioni connesse a sesso, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale.

Le discriminazioni fondate su tali caratteristiche sono proibite in tutta l’Unione Europea, poiché possono pregiudicare il conseguimento degli obiettivi del trattato CE, in particolare il raggiungimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone.

Sin dalla sua istituzione l’Unione Europea ha riconosciuto il principio della parità di retribuzione tra donne e uomini e, su questa base, ha sviluppato un insieme coerente di direttive volte a garantire pari diritti in materia di accesso all’occupazione, di formazione professionale, di condizioni di lavoro e, in più ampia misura, in materia di protezione sociale.

La moderna normativa sulla Pari opportunità è anticipata, in Italia, dagli articoli 3, 29, 37 e 51 della Costituzione.

I principi delle Pari opportunità definiti dalle disposizioni dell’Unione Europea sono stati recepiti nel nostro Paese da una serie di Decreti Legislativi, di seguito consultabili: