La gravidanza non è una malattia ma un periodo speciale in cui accrescere il contatto con la propria dimensione intima, il corpo e il mondo. Uno stile di vita sano può aiutare la futura mamma a viverlo con maggiore serenità garantendo al contempo la salute del bambino in viaggio

Consigli alimentari

Una dieta ben bilanciata, con un’adeguata quantità di calorie, oltre a rappresentare un fattore fondamentale per la salute della mamma e del nascituro, è in grado di influenzare il decorso e l’esito della gravidanza.

Mangiare un po’di tutto con moderazione, senza superare le dosi consigliate. Di fatto le regole per una sana alimentazione durante la gravidanza non sono dissimili da quelle in condizioni normali: una sostanziosa colazione, pasti leggeri distribuiti nell’arco della giornata, cibi possibilmente freschi, senza troppi intingoli, evitando “merendine” e fast-foods, preferire l’olio extravergine di oliva ad altri condimenti, pochi dolci e zuccheri e più pasta e pane (magari integrali), bere latte, dare precedenza alle carni bianche su quelle rosse. Quello che cambia, naturalmente, è la quantità, che si traduce in un fabbisogno di circa il 20% in più di calorie giornaliere.

Ecco alcuni suggerimenti utili per le donne in attesa:

  • non saltate la prima colazione;
  • limitate il consumo di caffeina o sostanze simili (caffè, tè concentrato, cacao, bevande analcoliche a base di cola);
  • escludete tutti i superalcolici inclusi gli aperitivi alcolici e limitate vino e birra (massimo un bicchiere a pasto);
  • limitate l'uso del sale e di alimenti molto salati (cibi sotto sale o conservati in genere, olive e sottaceti, salatini, salumi, formaggi stagionati o molto salati) tranne in caso di nausea e vomito nei primi mesi, in quanto spesso salatini e simili sono fra i pochi alimenti graditi;
  • inserite a ogni pasto carboidrati complessi (pasta, pane, riso, orzo, farro, cracker);
  • evitate carne cruda o poco cotta che può provocare l’infezione da toxoplasma e cuocete anche le uova per evitare il rischio di salmonellosi;
  • lavate accuratamente frutta e verdura, per evitare il rischio di toxoplasmosi. Anche il consumo di pesto può provocare la toxoplasmosi se le foglie di basilico non sono lavate bene: il congelamento dell’alimento distrugge il toxoplasma;
  • non eccedete in condimenti, dando la preferenza agli olii (oliva extravergine o monoseme), da consumare preferibilmente crudi usando il cucchiaio per dosarli;
  • limitate o evitate fritti, impanature, cibi ricchi di sughi, salse in genere;
  • preferite formaggi freschi a minor contenuto lipidico, evitando sempre di consumarne la crosta;
  • tra gli affettati e salumi privilegiate prosciutto cotto, prosciutto di Praga, mortadella. Se siete immuni alla toxplasmosi, potete consumare anche prosciutto crudo, bresaola e speck;
  • limitate il consumo di dolci e pasticceria in genere, miele, gelati, cioccolato, caramelle, bibite zuccherate, succhi di frutta;
  • variate spesso gli alimenti.

È bene ricordare che, oltre a verdure lavate in modo non adeguato e carni crude, che possono favorire la toxoplasmosi, ci sono altri alimenti da evitare per il rischio di contrarre malattie infettive:

  • latte, latticini e formaggi non pastorizzati: se acquistati direttamente in cascina possono provocare brucellosi e listeriosi. Il rischio non esiste per i prodotti pastorizzati dei caseifici;
  • salmone affumicato: può causare listeriosi. La cottura elimina questo rischio;
  • molluschi crudi e pesce crudo: possono provocare l’epatite A;
  • uova sporche e consumate crude per preparare maionese e zabaione: possono determinare la salmonellosi.

Uso dei farmaci

Le informazioni sull'uso dei farmaci in gravidanza sono disponibili sul sito dell'Aifa - Agenzia Italiana del Farmaco